sab

12

apr

2014

Fondi Europei per Professionisti

leggi di più

mar

08

apr

2014

Correttivi Anti-Crisi

sab

18

gen

2014

Accesso agli Atti

ven

29

nov

2013

I 35enni possono accedere al mutuo prima casa

Arriva il Fondo di garanzia acquisto prima casa
29/11/2013 - Il Fondo si aggiunge ai 2 miliardi di euro di Cassa depositi e prestiti di garanzia alle banche per i mutui.

La Legge di Stabilità 2014 ha introdotto un nuovo Fondo da 600 milioni di euro in tre anni, con il quale lo Stato garantirà i mutui per l'acquisto, la ristrutturazione o la riqualificazione energetica della prima abitazione. Questo Fondo va a sostituirsi a quello introdotto con la manovra del 2008.

Sarà destinato soprattutto alle giovani coppie, ai single con minori e precari sotto i 35 anni con contratti di lavoro a tempo determinato, "a cui lo Stato darà una garanzia di ultima istanza per il 50% della quota capitale del mutuo".

Il nuovo Fondo va ad aggiungersi al bonus fiscale per le ristrutturazioni e al Plafond Casa, il piano da 2 miliardi di euro, gestiti da Cassa depositi e prestiti, per favorire l'accesso delle persone fisiche ai mutui, tutte iniziative che dimostrano l'interesse del Governo a risolvere il problema della casa.

Per quanto riguarda il Plafond Casa, sono state pubblicate sul sito di Cassa depositi e prestiti le istruzioni per le banche che dal 7 gennaio 2014 erogheranno i mutui garantiti dallo Stato. I margini validi dalla data di erogazione saranno pubblicati il 18 dicembre 2013.

ven

01

nov

2013

Locare a una prostituta non è reato

                                                     
31/10/2013 - Secondo la sentenza del 31 luglio 2013 n. 33160 della Terza Sezione Penale della Cassazione, non è reato locare un appartamento ad una prostituta se il canone è conforme ai prezzi di mercato.
Il reato di locazione al fine di esercizio di una casa di prostituzione, richiede il contestuale esercizio del meretricio da parte di più persone e la presenza di un'organizzazione. ...

sab

31

ago

2013

Questione IMU

sab

03

ago

2013

Sagoma Libera e S.C.I.A.

sab

03

ago

2013

Le Distanze tra Fabbricati minori

dom

14

lug

2013

Smart City, ecco cosa vogliono gli over 40

12/07/2013 

Le città ambite dai più giovani sono super tecnologiche, con molto verde e rispettose per quanto possibile dell’ambiente. Insomma, vere e proprie smart city che puntano su efficienza e sostenibilità per migliorare il tenore di vita di chi le abita.

A dirlo è un’indagine di Ntt Data, che ha monitorato le opinioni di un centinaio di soggetti tra i 15 e i 60 anni, a Milano. Di questi, il 75% è under40 e non ha dubbi sul tipo di luogo dove vorrebbe vivere nel prossimo futuro: si tratta di città green a misura di generazione digitale, che si aspetta wifi diffuso ovunque e possibilmente libero, auspicano trasporti elettrici (magari più pubblici che privati) e mirano al risparmio energetico. 
 
Dalla ricerca emerge che i giovani mettono ai primi posti dei loro desideri la creazione di infrastrutture per migliorare la vita dei cittadini (64%), mezzi pubblici intelligenti (55%), energia green (54%) e auto elettriche (49%). Molte delle attenzioni si concentrano anche sugli orari di treni e metro (49%), il servizio di bike sharing (38%) e di car sharing (35%), che si vorrebbero più capillari.
 
La meglio gioventù degli anni Duemila richiede a gran voce la diffusione della banda larga mobile, soprattutto nei pressi dei siti d’interesse turistico (62%), nel locali di svago (60%) e negli alberghi (48%).
 
La città del futuro, secondo i giovani, è tutta in divenire tra avanguardia e ambiente.

sab

06

lug

2013

Distanza dalle Costruzioni

 
Il Consiglio di Stato ha chiarito la distinzione dei concetti di «ristrutturazione edilizia», di «ricostruzione» e di «nuova costruzione» ai fini dell'applicazione della disciplina delle distanze nelle costruzioni.
  

L'intervento edilizio che si caratterizza per aumenti di volumetria o di superfici occupate va considerato come nuova costruzione ed in quanto tale è sottoposto alla normativa sulle distanze tra le costruzioni. Lo ha stabilito ilConsiglio di Stato con la Sentenza del 11/06/2013, n. 3221.

I giudici amministrativi hanno ribadito la distinzione dei concetti di «ristrutturazione edilizia», «ricostruzione» e «nuova costruzione» e precisano che nell'ambito delle opere edilizie la semplice «ristrutturazione» si verifica «ove gli interventi, comportando modificazioni esclusivamente interne, abbiano interessato un edificio del quale sussistano (e, all'esito degli stessi, rimangano inalterate) le componenti essenziali, quali i muri perimetrali, le strutture orizzontali, la copertura». Si parla invece di «ricostruzione» quando «dell'edificio preesistente siano venute meno, per evento naturale o per volontaria demolizione, dette componenti, e l'intervento si traduca nell'esatto ripristino delle stesse operato senza alcuna variazione rispetto alle originarie dimensioni dell'edificio, e, in particolare, senza aumenti della volumetria, né delle superfici occupate in relazione alla originaria sagoma di ingombro». In presenza di aumenti della volumetria, invece, si configura l'ipotesi di «nuova costruzione», «da considerare tale, ai fini del computo delle distanze rispetto agli edifici contigui come previste dagli strumenti urbanistici locali, nel suo complesso, ove lo strumento urbanistico rechi una norma espressa con la quale le prescrizioni sulle maggiori distanze previste per le nuove costruzioni siano estese anche alle ricostruzioni, ovvero, ove una siffatta norma non esista, solo nelle parti eccedenti le dimensioni dell'edificio originario».

Pertanto, osserva il Collegio, nella fattispecie vanno classificati come opere ex novo, e non ristrutturazione, i lavori abusivi in cui parte del fabbricato preesistente è stato conglobato nel nuovo manufatto, che si configura quindi come un organismo edilizio diverso, con dimensioni maggiori sia in pianta che in altezza e con conseguente incremento della volumetria.

I giudici di Palazzo Spada rilevano anche, sulla scorta di un’ormai consolidata giurisprudenza, che i beni che hanno civilisticamente natura pertinenziale non sono necessariamente tali ai fini dell'applicazione delle regole proprie dell'attività edilizia. Infatti, la nozione di pertinenza in ambito edilizio ha un significato più circoscritto e si fonda sulla mancanza di autonoma destinazione e autonomo valore del manufatto pertinenziale, sul suo non incidere sul carico urbanistico, sulle ridotte dimensioni, tali da non alterare in modo significativo l'assetto del territorio. La sussistenza di queste caratteristiche deve essere dimostrata dall'interessato. Pertanto nel giudizio amministrativo, dove rileva il concetto di pertinenza urbanistica, è irrilevante la sentenza penale relativa alla diversa qualificazione giuridica del bene quale pertinenza, sulla base della nozione civilistica.

I giudici concludono che per motivare sufficientemente l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è sufficiente l'oggettivo riscontro dell'abusività delle opere e la sicura assoggettabilità di queste al regime concessorio non essendo necessario, in tal caso, alcun ulteriore obbligo motivazionale, come il riferimento ad eventuali ragioni di interesse pubblico.

ven

28

giu

2013

Settore Edilizia novità

Tante le novità introdotte nel settore dell'edilizia, con ritocchi sostanziali anche al Testo Unico per l'Edilizia (D.P.R. 388/2001), che riguardano

SCIA e Comunicazione di Inizio Lavori: prevista la possibilità di delegare allo Sportello Unico l'incombenza di acquisire, anche prima della SCIA, i pareri e i nulla osta necessari.

Termine Lavori: il decreto allunga di due anni i termini di inizio e ultimazione dei lavori utilizzati con Permesso di Costruire, DIA o SCIA alla data di entrata in vigore della norma.

Ricostruzione e ristrutturazione edilizia: gli interventi di demolizione e ricostruzione non dovranno più rispettare il vincolo della sagoma, ma solo quello della volumetria.

Certificato di agibilità: potrà essere richiesto anche per singoli edifici, singole porzioni della costruzione o singole unità immobiliari purché funzionalmente autonomi.

DURC: per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture il Documento Unico di Regolarità Contributiva potrà essere acquisito in via informatica e avrà validità di 180 giorni.

Previste significative semplificazioni anche per i vincoli ambientali, terre e rocce da scavo (D.M. 161/2012) e la gestione delle acque sotterranee.

sab

22

giu

2013

Richiesta preventiva parere SCIA

sab

22

giu

2013

DDL semplificazioni

Il Consiglio dei Ministri n. 10 del 19/06/2013 ha approvato undisegno di legge in materia di semplificazioni, contenente una serie di misure di semplificazione che arricchiscono e completano il quadro degli interventi di sburocratizzazione dell’amministrazione, avviati con il cd. «Decreto Fare», approvato nello scorso Consiglio dei Ministri.
Di seguito le principali disposizioni contenute nel provvedimento, funzionali alla riduzione degli oneri amministrativi e informativi a carico di cittadini e imprese e utili per il rilancio dell’economia e l’ammodernamento del Sistema Paese.

SEMPLIFICAZIONE PER LE IMPRESE

Edilizia
Si semplifica la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla SCIA. Ciò può avvenire a condizione della conformità alle prescrizioni urbanistico-edilizie e dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonché di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all’efficienza energetica. Tali segnalazioni costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell’intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.

Appalti
Si modifica il codice dei contratti pubblici, semplificando le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese. In particolare, si prevede che le stazioni appaltanti devono motivare le ragioni della mancata suddivisione dell’appalto in lotti; l’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici vigilerà sul rispetto di tale adempimento.

Al fine di promuovere lo sviluppo del partenariato pubblico privato, si riconosce alle amministrazioni aggiudicatrici la possibilità di far ricorso a centrali di committenza, anche per l’affidamento dei contratti di concessione di lavori.

Si prevede che, in caso di risoluzione di un rapporto concessorio per motivi attribuibili al concessionario, gli enti finanziatori del progetto possono evitare la risoluzione designando una società che, in un termine non inferiore a 120 giorni, subentri nella concessione al posto del concessionario.

Al fine di ridurre l’overdesign delle opere infrastrutturali ferrovie e stradali, si prevede che l’introduzione di nuove norme nazionali non fondate su standard comuni europei di sicurezza ferroviaria deve essere limitata al minimo e subordinata ad una analisi economica di impatto sul sistema ferroviario che tiene conto dei relativi sovraccosti oltre che alla stima dei tempi necessari alla loro implementazione.

Ambiente
Viene semplificata una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l’accelerazione, fermi restando i livelli di tutela. Tra l’altro vengono affrontati i problemi della messa in sicurezza e della bonifica con il duplice fine di difendere l’ambiente e recuperare aree, anche ai fini produttivi, e vengono semplificati alcuni passaggi burocratici dei procedimenti di VIA, di VAS e AIA.
 

Tutor d’impresa
Viene introdotta la figura di un tutor per le imprese che le segue passo passo nella loro attività, dall’inizio alla conclusione dei procedimenti. Nello specifico: informa sulle normative ad hoc che si possono applicare e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività produttiva. Il tutor garantisce l’osservanza delle migliori prassi amministrative e delle disposizioni in materia di semplificazione. Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione e Ministro dello Sviluppo Economico curano ogni anno, in collaborazione con le Regioni, l’ANCI, Unioncamere e le associazioni di imprese, la pubblicazione delle migliori prassi amministrative sul portale www.impresainungiorno.gov.it.

Lavoro
Per semplificare gli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria, si prevede che la visita medica precedente alla ripresa del lavoro sia effettuata soltanto nel caso in cui la patologia sia correlata ai rischi professionali.

Si elimina l’obbligo a carico del datore di lavoro di inviare all’INAIL le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale poiché la comunicazione verrà fatta direttamente dal medico.

Beni culturali
Si facilita il found raising sul territorio, anche di modico valore, da destinare a interventi di tutela dei beni culturali o paesaggistici, analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei. In tal modo, nel caso delle donazioni di scopo per interventi di tutela del patrimonio culturale, si consente ai funzionari delegati del Ministero per i beni e le attività culturali di acquisire direttamente e utilizzare immediatamente le somme destinate a interventi specifici, mediante l’accensione di appositi conti correnti presso istituti bancari o altri soggetti autorizzati, eliminando il versamento delle somme in conto entrata dello Stato e la loro successiva riassegnazione allo stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali. 

Privacy
La norma sulla privacy assume particolare importanza, in quanto, al pari di quanto avviene in altri Paesi UE, viene stabilito che, ai fini del trattamento dei dati personali previsto dal Codice della privacy, qualsiasi imprenditore, anche individuale, è considerato e trattato come persona giuridica: quindi, escluso dal trattamento dei dati personali ivi previsto.

Settore agricolo e agroindustriale
Si escludono dall’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali gli imprenditori agricoli che effettuano direttamente il trasporto di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propria produzione e, in agricoltura, si prevede la possibilità di assunzioni collettive di lavoratori da parte di gruppi di imprese facenti capo allo stesso gruppo o riconducibili ad uno stesso proprietario ovvero ad uno stesso nucleo familiare.
Inoltre, si facilita la tenuta della contabilità degli imprenditori agricoli, consentendo agli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scarico di delegare la tenuta degli stessi alla cooperativa agricola di cui sono soci.

 

SEMPLIFICAZIONI FISCALI

Successioni
Quando il valore dell’eredità non supera i 75.000 euro i beneficiari sono esonerati dalla dichiarazione se si tratta di coniuge o parenti in linea retta e se l’eredità non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Attualmente la soglia per l’esonero è fissata in 50 milioni di lire.

Rimborso crediti d’imposta
Si stabilisce che gli interessi sui rimborsi in conto fiscale siano erogati contestualmente al rimborso stesso senza che il contribuente debba presentare apposita istanza.

Spese di rappresentanza
Viene portato a 50 euro (da 25,82 euro) il valore unitario degli omaggi per cui è ammessa la detrazione IVA. In questo modo il valore per la detrazione IVA viene uniformato a quello della deducibilità ai fini delle imposte sui redditi.

Ammortamento finanziario
Si prevede l’eliminazione della preventiva autorizzazione per poter dedurre quote di ammortamento finanziario in caso di concessioni relative alla costruzione e all’esercizio di opere pubbliche.

Società tra professionisti
Si applica, anche ai fini IRAP, il regime fiscale delle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche. La norma e’ volta a risolvere alcune incertezze interpretative.

Spese di vitto e alloggio dei professionisti
Queste spese sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per i professionisti che ne usufruiscono.

 

SEMPLIFICAZIONI PER I CITTADINI

Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa con la Conferenza unificata, approverà l’Agenda dei lavori per la semplificazione delle norme e delle procedurecontenente le linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali, sulle modalità, anche temporali, di attuazione delle misure di semplificazione vigenti. Questo consentirà di programmare e coordinare l’attività di semplificazione.

L’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni per consentire lo scambio dei dati contenuti nelle diverse banche-dati. La norma risulta fondamentale per dare concreta attuazione al principio secondo il quale le pubbliche amministrazioni non possono chiedere ai cittadini e alle imprese documentazione relativa a dati e informazioni di cui sono già in possesso.
 

DELEGHE NORMATIVE E DI SEMPLIFICAZIONI

Il disegno di legge contiene:

  • una delega per il riassetto normativo e la codificazione nelle materie del pubblico impiego e della documentazione amministrativa, nonché una delega regolamentare per la riduzione degli oneri regolatori a carico di cittadini e imprese e dei termini dei procedimenti.
  • deleghe di settore, in materia ambientale, di beni culturali e di istruzione.

 

gio

13

giu

2013

La manutenzione ordinaria si evolve, più possibilità d'intervento

Manutenzione libera, le regole cambiano 13/06/2013 La manutenzione che non comprende le parti strutturali dell'edificio può essere fatta con semplice comunicazione di inizio lavori (Cia). Ampliamento legislativo del Testo unico per edilizia riguardo gli interventi realizzabili in regime di edilizia libera: la categoria della manutenzione straordinaria si è di fatto sdoppiata in due. La manutenzione che comprende anche aperture di porte e spostamento di tramezzi ma non deve riguardare le parti strutturali dell'edificio, può essere fatta con semplice comunicazione di inizio lavori (Cia). Invece per la manutenzione che può comprendere tutte le “opere o modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici” serve la presentazione della Scia, la segnalazione certificata di inizio attività. Resta inteso che non debbano essere alterati i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non debba essere modificata la destinazione d'uso.

sab

08

giu

2013

Pubblicazione Atti amministrativi

sab

08

giu

2013

Relazioni false, attenzione

sab

08

giu

2013

Uffici Tecnici - Abuso Edilizio sempre da denunciare

dom

02

giu

2013

L'imu allo stato come buono sconto

Riccione rimborsa l’Imu con le vacanze

31/05/2013 

Per combattere il pessimismo determinato da una congiuntura economica senza precedenti, gli albergatori aderenti al Consorzio Riccione Turismo rispondono con l’ottimismo che ha sempre contraddistinto la gente di questa terra.

Nonostante la crisi, oltre la crisi. Per combattere il pessimismo determinato da una congiuntura economica senza precedenti, gli albergatori aderenti al Consorzio Riccione Turismo rispondono con l’ottimismo che ha sempre contraddistinto la gente di questa terra. 

Nasce sotto queste premesse così l’idea Riccione trasforma l’Imu nella tua vacanza. Gli albergatori aderenti al consorizio infatti si impegneranno a trasformare l’Imu pagata nel 2012 allo Stato, dai turisti che soggiornano nelle loro strutture in buoni vacanza. 

Per accedere a questa opportunità sarà sufficiente andare sul portale scegliere uno degli hotel aderenti all’iniziativa. L’hotel rilascerà un buono vacanza del valore dell’Imu pagata nell’anno 2012 per la prima casa. 

 

sab

01

giu

2013

Emilia Romagna, idea di semplificazione e riqualificazione immobili per rilanciare l'edilizia

L’edilizia studia la semplificazione

31/05/2013 

Il settore delle costruzioni le prova tutte per risollevarsi, dopo mesi di stanca. In Emilia Romagna si sta valutando un progetto per la semplificazione della disciplina edilizia, per favorire la ripresa e garantire sicurezza e stabilità.
L’iter legislativo ha preso il via in queste ore, con l’intenzione di andare a modificare radicalmente la legge regionale del 2002.
Con la volontà di promuovere la riqualificazione degli edifici e sostenere il settore in difficoltà, il testo prevede che le trasformazioni del patrimonio edilizio esistente siano qualificate tra le opere di interesse pubblico e dunque siano realizzabili con permesso di costruire in deroga agli strumenti edilizi (limitatamente ai casi espressamente previsti dalla legge, e nei soli Comuni che ancora non abbiamo definito le misure urbanistiche di agevolazione della riqualificazione edilizia degli edifici).
Secondo il consigliere Daminao Zoffoli, presidente della Commissione territorio ambiente della Regione Emilia-Romagna, la nuova legge sarà “uno strumento utile a tutte le aree del nostro territorio e alle amministrazioni comunali”.
La riforma dovrebbe prevedere tra l’altro il rafforzamento dello sportello unico per l’edilizia, una limitazione della competenza della Commissione per la qualità architettonica, l’individuazione dei casi di attività edilizia libera e l’introduzione della comunicazione asseverata di un professionista per le opere interne degli edifici.
Snellire i percorsi burocratici e garantire le competenze potrebbe fare da miccia per un nuovo corso dell’edilizia. E chissà che una semplificazione del settore non possa aiutare anche altre Regioni.

 

mar

28

mag

2013

Ecco un ottima soluzione per sperare in qualche vendita

Rent to buy, un aiuto per comprare casa

27/05/2013 

Il venditore beneficia del fatto che può cedere un immobile che rischia di restare invenduto. L’operazione si articola in due fasi: inizialmente il proprietario affitta l’immobile, poi si finalizza la compravendita.

In uno scenario dove le possibilità di comprar casa scarseggiano si fanno strada strumenti alternativi come la formula del rent to buy.Un ponte che collega l’affitto alla compravendita. Si tratta di unamodalità di compravendita per la quale l’acquirente ha la possibilità di usufruire subito dell’immobile come un normale affittuario, quindi, anche in assenza della liquidità necessaria all'acquisto, e perfezionare l’acquisto in futuro

Il venditore beneficia del fatto che può cedere un immobile che rischia di restare invenduto. L’operazione si articola in due fasi: la prima è una normale locazione nel corso della quale il proprietario affitta l’immobile e riceve un canone periodico. Una parte di questo importo viene considerata un anticipo su quello che sarà il futuro prezzo di vendita. La seconda fase eventuale è una compravendita, al momento del rogito l’acquirente dovrà saldare solo la parte del debito restante. 

L’intervento del notaio è opportuno sin dal contratto di locazione per le verifiche sulla titolarità dell’immobile, sulla regolarità catastale e urbanistica, sulla presenza di ipoteche, pignoramenti e sequestri e per consigliare nel migliore dei modi il futuro acquirente, il quale si espone al rischio che, nel tempo intercorrente tra il rent to buy e la successiva compravendita, il venditore incorra in difficoltà finanziarie che possano pregiudicarlo. 

 

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lun

27

mag

2013

Il futuro nelle greehouse

Cisl ed Enea a braccetto per l’edilizia green

22/05/2013 

Cisl ed Enea scommettono sull’innovazione nell’edilizia: la svolta eco-sostenibile potrebbe rilanciare il settore, garantendo risparmio e qualità migliore. Le nuove tecnologie e l’efficienza energetica sono al centro dell’accordo tra i due enti.
Cisl ed Enea hanno annunciato una convenzione finalizzata a realizzare progetti di riqualificazione energetica di edifici pubblici e di complessi residenziali, per promuovere il rispetto dell’ambiente e il risparmio delle risorse energetiche attraverso l’uso delle rinnovabili e la formazione di figure professionali specializzate nell’edilizia green.
“Riteniamo che puntare sull’efficienza energetica e allo sviluppo della filiera delle energie rinnovabilipossa configurarsi come una preziosa risorsa tanto per le aziende quanto per gli enti, oltreché per le famiglie”, hanno detto il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni, e il commissario Enea, Giovanni Lelli.
 
 
Con l’accordo, sindacati e imprese del settore intendono valorizzare le rispettive competenze per dar vita a un percorso comune verso la sostenibilità delle città italiane e degli edifici vecchi e nuovi.

 

sab

18

mag

2013

Il mattone a livelli bassissimi

mer

15

mag

2013

In Italia è ora di intraprendere questa strada

Entro il 2018 edifici impatto quasi zero

14/05/2013 

I palazzi a energia quasi zero, secondo le direttive europee, sono edifici ad alte prestazioni, ma con una bassissimo fabbisogno energetico coperto in parte o completamente con le fonti rinnovabili.

Entro la fine del 2020, ma già dalla fine del 2018 per quelli pubblici o a uso pubblico, ogni nuova costruzione in Europadovrà essere a “energia quasi zero, e un processo di trasformazione molto simile dovrà comunque essere avviato anche per il patrimonio edilizio esistente. 

I palazzi a energia quasi zero, secondo le direttive europee, sono edifici ad alte prestazioni, ma con una bassissimo fabbisogno energetico coperto in parte o completamente con le fonti rinnovabili. Per capire la portata della rivoluzione che è in atto, basti pensare che gli edifici sono responsabili di circa il 40% del totale dei consumi energetici in Europa.


Oltre al beneficio economico dato dal risparmio sulle bollette per i proprietari degli immobili - ha detto Lorenzo Pagliano del Politecnico di Milano - investire in questa nuova edilizia porterà vantaggi per l'economia nazionale, sotto forma di minori importazioni d'energia e di un aumento dell'occupazione nel settore”.

 

ven

05

apr

2013

Un idea da cavalcare per smuovere la crisi in corso

Legambiente lancia gli eco-condominii

05/04/2013 

Legambiente e AzzeroCo2 hanno proposto un nuovo piano anti-crisi per risollevare le sorti dell’edilizia: si tratta di un sistema di incentivo per la riqualificazione energetica dei condominii, che consente di dimezzarne i consumi.
La svolta eco-sostenibile per gli edifici a più appartamenti porterebbe un abbattimento delle spese di gestione, un innalzamento della qualità delle abitazioni, maggior rispetto per l’ambiente e un incremento delle commesse e degli interventi che rivitalizzerebbero il settore dell’edilizia.
Circa 24 milioni di italiani vivono nei condominii: molti edifici, specialmente quelli costruiti tra gli anni ‘50 e gli anni ‘80, hanno consumi energetici elevati, ben al di sopra della già alta media nazionale. Secondo le stime Istat e Cresme sarebbero circa 1 milione i palazzi immediatamente coinvolti nel piano green: intervenire e aggiornare le strutture permetterebbe di ridurre i costi gestionali, di (ri)valorizzare il patrimonio immobiliare, di dare opportunità di lavoro a tante piccole imprese.
Il modello cui ispirarsi è il Green Deal entrato in vigore nel Regno Unito, che permette alle famiglie di realizzare alcuni interventi a costo zero, ripagandoli con il risparmio sulle bollette future.

 

sab

30

mar

2013

Regione Piemonte nuova Legge Urbanistica

Pubblicata sul B.U.R. la nuova legge urbanistica. La Regione Piemonte, dopo ben 35 anni, approva una nuova legge in sostituzione della L.R. 05/12/1977, n. 56.

Pubblicata sul B.U.R. n. 13 del 28/03/2013 la L.R. n. 3 del 25/03/2013 «Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed edilizia».

Il testo della nuova legge, che sostituisce la «storica» legge n. 56 del 1977, rappresenta una riforma molto importante, soprattutto dal punto di vista della sburocratizzazione della macchina regionale.

Nel dettaglio la nuova legge urbanistica regionale concede ampie libertà ai Comuni, tra cui quella di fissare i tempi in cui si svolgono le conferenze di pianificazione, e quindi la costruzione ed approvazione dei piani: la Regione cessa pertanto di essere fonte di ritardi (uno storico problema di tutte le norme urbanistiche italiane) per diventare soggetto di stimolo, di indirizzo e di guida al lavoro dei Comuni e dei numerosi soggetti, pubblici e privati, che attuano l’urbanistica piemontese.

Bisogna infatti ricordare che, in Piemonte, l’urbanistica è un processo che interessa «grandi numeri»:

  • per il numero dei Comuni, che sono ben 1207 (con la recente aggiunta di Mappano), su un totale di 8094 Comuni in tutte le 20 Regioni d’Italia;
  • per le dimensioni: solo 41 Comuni superano i 15.000 abitanti. I Comuni con meno di 1000 abitanti, per i quali la legge n.148/2011 ha imposto l’obbligo di gestire in forma associata tutte le funzioni sono ben 597;
  • perché i Comuni mantengono costantemente aggiornati i propri piani, con un continuo processo di varianti: ad oggi si contano circa 400 varianti «maggiori» (approvate in concerto tra Regione, Provincia e Comune; di esse oltre 130 hanno concluso con successo l’iter approvativo) ed oltre 7.100 varianti «minori» (demandate per l’approvazione ai soli Comuni, previa verifica delle Province).

Vanno inoltre considerati gli innumerevoli piani attuativi, proposti dai privati per realizzare gli interventi di maggiore importanza: almeno 20.000 in tutto il Piemonte.

Venendo ai contenuti tecnici della nuova legge urbanistica, il primo punto da sottolineare consiste nel mantenimento della struttura della «storica 56», anche allo scopo di favorire i riferimenti mentali dei tecnici, costruiti in 35 anni di applicazione della norma.

In sintesi, i punti principali possono essere così esposti:

  • aggiornamento del quadro di riferimento della pianificazione territoriale e paesaggistica (nuovo ruolo del Piano territoriale regionale e del Piano paesaggistico regionale; maggior operatività per i piani territoriali a scala provinciale);
  • affermazione dell’istituto della co-pianificazione quale strumento «ordinario», da applicare all’intero sistema della pianificazione urbanistica;
  • conferma del ruolo centrale del Piano regolatore generale come strumento unitario di governo del territorio alla scala locale;
  • apertura a proposte anche innovative in materia di pianificazione locale, come l’utilizzo di modelli «strutturali» per il piano regolatore generale. Le innovazioni non sono tuttavia imposte, nella convinzione che nuovi percorsi e nuove idee debbano maturare «dal basso», tramite le proposte dei Comuni e dei loro tecnici;
  • norme più precise ed operative per le varianti ai PRGC, per dare maggior certezza a tutti i processi pianificatori;
  • nuova e più chiara regolamentazione delle «varianti parziali», per dare maggiori certezze a questo diffuso strumento per l’aggiornamento dei Piani;
  • riconoscimento dei processi di variante «semplificata» agli strumenti urbanistici derivanti da norme e discipline statali o regionali speciali (accordi di programma, fondi europei, sportelli unici, interventi di recupero urbano);
  • introduzione di nuovi strumenti, definiti come «accordi territoriali» e «accordi di pianificazione», per la condivisione e concertazione delle scelte delle politiche territoriali;
  • introduzione dei principi della perequazione territoriale e urbanistica, quali strumenti dell’operatività della pianificazione;
  • riconoscimento e conseguente regolamentazione di istituti da tempo operativi presso i Comuni piemontesi (monetizzazione di opere ed aree a vantaggio dei Comuni, presentazione di proposte urbanistiche da parte di soggetti privati), nel rispetto dell’esclusivo potere pubblico nella approvazione finale degli atti interessanti il territorio.
  • coordinamento della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) nelle procedure di pianificazione, costruendo un solido raccordo tra procedure urbanistiche ed ambientali, assicurando l’unitarietà e semplicità dell’iter complessivo;
  • coordinamento per quanto attiene alle procedure per la tutela idrogeologica e sismica del territorio;
  • eliminazione dei riferimenti relativi al regime attuativo delle trasformazioni edilizie, che risultavano ormai in contrasto con l’evoluzione della legislazione nazionale.

 

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