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27/09/2013 - Il mercato immobiliare italiano resta impervio per le persone dotate di un patrimonio risicato, così si assiste alla nascita di nuovi interessanti progetti d’edilizia sociale. A far da area sperimentale è la Lombardia, con un piano pubblico-privato. | |||
Fondazione Cariplo, Aler ed enti locali hanno unito le forze per un progetto di housing sociale che si estende da Milano a Lecco e Cremona, passando per Senago e
Crema, e una volta terminato darà vita a 567 alloggi in tutta la regione (268 di questi sono già stati realizzati).
Il programma ha inoltre individuato interventi per ulteriori 2mila alloggi e circa mille posti letto di edilizia universitaria, altro grave problema che riguarda
l’intera zona, con i poli studenteschi di Milano e Pavia a convogliare migliaia di studenti fuori sede ogni anno.
Nel capoluogo lombardo sono fiorite anche altre iniziative a sostegno dell’edilizia sociale. Abit@giovani, che fornisce appartamenti in affitto con riscatto a
giovani e coppie: dopo otto anni di locazione, gli inquilini possono firmare l’atto d’acquisto. Oppure il gruppo di sostegno e affitto calmierato di via Padova.
Certo, i problemi in un’area con 10 milioni di abitanti sono svariati, ma quanto meno - lentamente - qualcosa si muove. Il piano nazionale predisposto dall’ex ministro
Corrado Passera prevede lo sblocco di 2 miliardi di euro (di cui quasi la metà sostenuti da banche e assicurazioni) per 7400 alloggi sociali: il denaro arriva a
singhiozzo, la Lombardia resta, seppur tra qualche contraddizione, avanguardia.
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